Home Editoriale Champions, Roma beffata: l’arbitro ignora il Var e condanna i giallorossi

Champions, Roma beffata: l’arbitro ignora il Var e condanna i giallorossi

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Un’ingenuità che alla Roma è costata la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Un dato di fatto. La trattenuta in area di rigore di Florenzi su Fernando, al 114′, non vista dall’arbitro Cakir ma segnalata dal Var, ha indotto il direttore di gara ad assegnare al Porto il calcio di rigore, dopo essersi affidato al review. Tralasciando il dettaglio della “presunta” spalla di Fernando oltre la linea difensiva, sulla quale il Var non avrebbe dovuto sbagliare, quello che fa specie è l’adozione di due pesi, due misure da parte dell’arbitro. Nessun dolo, sicuramente, solo il giudizio di una persona.

Sì, perché qualche minuto dopo, al 122′, Marega è intervenuto su Schick con uno sgambetto, sempre in area di rigore. Ma in questo caso, per Cakir l’episodio non meritava nemmeno di essere rivisto sullo schermo. Su quel penalty la Roma avrebbe potuto pareggiare, concedendosi la possibilità di giocarsi la qualificazione ai calci di rigore. Ma in questo caso, nonostante il supporto della tecnologia, a mandare a casa la squadra di Di Francesco è il giudizio di un uomo. Come succedeva prima dell’introduzione della moviola in campo.

Ci sono voluti anni prima che nel calcio professionistico ci fosse una vera e propria svolta da questo punto di vista. L’introduzione del Var nel calcio avrebbe dovuto essere d’aiuto agli arbitri, accusati in passato di malafede per non aver concesso un rigore o per non aver visto la palla oltrepassare di pochi centimetri la linea di porta. È successo. Più volte.

Nessuno ha mai preteso che la tecnologia potesse sostituire definitivamente le decisioni dei singoli direttori di gara. Guardando la partita di ieri, però, la Roma avrebbe dovuto poter usufruire di quell’occasione di pareggio negata. Ma così non è stato, per il “troppo polso” di Cakir che, per motivi ancora sconosciuti, ha oggettivamente optato per due scelte diverse per due occasioni simili. E quella di non assegnare quel calcio di rigore alla Roma ha mandato su tutte le furie anche la dirigenza giallorossa. Il presidente James Pallotta non ha digerito la mancata qualificazione, e nella nottata si è lasciato andare a uno sfogo che lascia poco spazio alle interpretazioni.

Lo scorso anno – ha scritto in un tweet Pallotta – abbiamo richiesto la Var in Champions League perché ci avevano rovinato la semifinale e questa sera, nonostante ci fosse un rigore per noi, siamo stati derubati. Schick è stato atterrato in area, la Var lo dimostra, e non viene fatto niente. Sono stufo di questa m***a. Mi arrendo. Non ho più parole“.