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Quando lo yoga è uno stile di vita. Intervista ad Alice De Stefani

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Intervista ad Alice De Stefani - SSM

“Lo Yoga è eseguire ogni azione come un’opera d’arte”. Lo affermava Swami Kripalvananda, grande maestro di kundalini yoga vissuto nel novecento. A garantire un fil rouge tra la disciplina orientale e il mondo artistico ci pensa, oggi, Alice De Stefani. Linfa vitale per la sua creatività, lo yoga le consente di entrare in contatto con se stessa e di trovare stimoli e ed energie necessarie per affrontare ogni giornata. Graphic designer, sognatrice ed art lover, così si definisce Alice che in yoga e meditazione individua, inoltre, i pilastri dell’innovativo Metodo Wim Hof. Dalla necessità di spiegare tutto ciò alle sue figlie ha dato vita a “Didi perché fai le docce fredde?”, un libro illustrato in cui racconta il suo percorso di crescita personale e di gestione dello stress. Un viaggio interiore che le ha permesso di entrare in contatto con emozioni e sensazioni più recondite.

Intervista ad Alice De Stefani - SSM

Come e quando è avvenuto il tuo incontro con il mondo dello yoga?
Ho iniziato a praticare yoga nel 2016, durante un periodo molto difficile a livello personale. Mi serviva esercitare un’attività che mi desse pace mentale e centratura. Ho trovato da subito beneficio e non l’ho più lasciato, ho variato diversi stili, tra cui Kundalini Yoga che mi ha introdotta al meraviglioso mondo della respirazione, fino al mio diploma di istruttrice Hatha Yoga di 2° liv.
Ora sto approfondendo studi sullo Yoga Sciamanico, che mi riporta ancora più a contatto con la natura e gli animali, con flow più liberi e movimenti primordiali. Dallo yoga ho appreso la connessione profonda con me stessa e mi sento un tutt’uno con l’universo, dal punto di vista fisico ho acquisito una mobilità e una forza che mi permettono di sentirmi in salute e attiva, inoltre a livello mentale ho ritrovato l’energia che credevo persa.

Hai una formazione soprattutto artistica: quanto lo yoga può essere d’aiuto per l’ispirazione dell’ artista?
Le prime asana di Yoga sono state per 400 anni esclusivamente posizioni sedute, per permettere lunghe meditazioni. Questa parte introspettiva dello Yoga è ciò che più stimola la mia creatività. Nel momento in cui il mio corpo è fermo posso far lavorare la mia mente, allenarla a stare nel vuoto, condizione che al giorno d’oggi ci spaventa. Solo in questo stato mentale è possibile la creazione del nuovo. Grazie allo Yoga Nidra è possibile viaggiare con la mente attraverso visualizzazioni guidate, le nostre vibrazioni energetiche si alzano al punto di creare cose che mai avevamo immaginato prima. Se praticato quotidianamente, è un mezzo potentissimo per chiunque si senta in un momento di blocco creativo, in qualsiasi ambito lavorativo.

Quali sono i momenti migliori della giornata in cui praticare yoga?
Lo yoga non è uno sport a cui dedicare del tempo ma uno stile di vita. Certo, inizialmente possiamo dedicare 20 minuti al giorno in un qualsiasi momento libero della giornata, seguendo corsi con insegnanti qualificati, in presenza o online. Ma la parte fondamentale dello Yoga è capirne il significato e come applicarlo ad ogni singola azione che compiamo: dal lavarsi i denti al preparare la cena, dall’attesa in fila alle poste al risveglio la mattina. Yoga significa essere presenti nel qui e ora, porre attenzione consapevole a ciò che stiamo facendo, mantenere una postura eretta, fiera, dare ascolto ai nostri sensi e allenare la mente e il corpo nella gestione delle nostre emozioni. Quindi trovate semplicemente l’insegnante che vi ispiri più fiducia e affidatevi a lui/lei ma soprattutto a voi stessi, al vostro sentire, perché tutte le risposte sono dentro di voi.

Quali possono essere i benefici della meditazione per un atleta?
Ogni tipo di sport dovrebbe avere come base lo Yoga. In ogni disciplina è fondamentale una respirazione regolare per assicurare un’adeguata quantità di ossigeno ai muscoli. A tal proposito, lo Yoga ci insegna a controllare efficacemente la respirazione diaframmatica, migliorando l’espansione toracica e addominale e aumentando così la capacità polmonare. Una buona respirazione aiuta gli atleti a rilassarsi e a concentrarsi. Dal punto di vista cognitivo, permette di allontanarsi dalla tensione e trovare un punto di equilibrio interiore. Lo Yoga, inoltre, offre un perfetto equilibrio tra allenamento della forza e allungamento muscolare, consentendo ai muscoli di esprimere al meglio sia la loro capacità di contrazione che di distensione. Questo porta a migliorare la tonicità muscolare e la flessibilità delle articolazioni, oltre a favorire l’equilibrio fisico e mentale. Infine, gli aspetti meditativi e di visualizzazione permettono agli sportivi di ottimizzare le proprie prestazioni.

In che modo lo yoga si lega al metodo Wim Hof?
Lo Yoga e la meditazione sono uno dei pilastri del Metodo Wim Hof, insieme alla respirazione e all’esposizione al freddo. Il controllo della mente è fondamentale per affrontare il bagno in una vasca di ghiaccio.
Si impara a portare consapevolezza alle varie parti del corso, ad ascoltare le sensazioni, addirittura a portare volontariamente calore alle zone dove sentiamo più freddo semplicemente tramite il respiro e la concentrazione. Lo Yoga insegna anche i concetti di non attaccamento al risultato e non giudizio: ponendo attenzione al nostro corpo capiamo quali sono i nostri limiti e li accettiamo, gli diamo il tempo di essere a proprio agio anche in una situazione di disagio e ci fermiamo prima di iniziare a tremare, senza dover raggiungere a tutti i costi un tempo prestabilito.
Tutte queste lezioni che impariamo dallo Yoga e dal Metodo Wim Hof ci saranno poi utilissime nella vita di tutti i giorni, nei rapporti lavorativi o familiari, per gestire ogni altra situazione di stress.

Le tue esperienze confluiscono nel progetto Didi_Diventa chi sei: raccontaci in cosa consiste.
Il primo bisogno che ho avuto dopo aver praticato per anni queste pratiche, è stato spiegare alle mie figlie in primis e poi agli amici il perché lo facevo, comunicare quanti benefici ne traevo, fisici e psichici. È nato così il libro “Didi perché fai le docce fredde?”, un libro illustrato da me e disponibile su Amazon, nel quale racconto con parole semplici i fondamenti del Metodo Wim Hof, con la supervisione di Alessio Alfei, Istruttore qualificato del metodo di 2° livello. Da qui nasce il progetto “Didi diventa chi sei” che vuole dare gli strumenti di crescita personale che la maggior parte di noi non ha avuto durante la crescita. Quindi è rivolto ai bambini che si approcciano alla gestione delle proprie emozioni fino agli adulti che imparano nuove tecniche come lo Yoga, la respirazione, la Mindfulness. Essendo io anche operatrice Reiki, Didi serve ad aprire un mondo che in occidente si sta conoscendo solo in questo ultimo periodo: quello spirituale, dell’energia, del ritorno alla natura e all’Io. Una persona che lavora su sé stessa vedrà cambiare il proprio mondo interiore e come per magia cambierà anche tutto il mondo intorno a sé. Siamo noi che creiamo la nostra realtà. Le tecniche sono semplici ma molto potenti e la diffusione è importantissima in questo periodo storico in cui ci sentiamo tutti persi e disconnessi.