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 Cuneo-Pro Piacenza 20-0: il calcio italiano messo ancora una volta in ridicolo

Cuneo-Pro Piacenza 20-0: il calcio italiano messo ancora una volta in ridicolo

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Cuneo-Pro Piacenza Sportstar Magazine

Surreale, ai limiti del paradossale quanto accaduto ieri nella partita del girone A di Serie C Cuneo-Pro Piacenza. La squadra emiliana ha mandato in campo solo sette ragazzini, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, per disputare l’incontro previsto per la 27.ma giornata di campionato: 11 vs 7 il risultato finale è stato 20-0.

Cosa c’è alla base di questa storia? L’ennesimo club in crisi economica, istanze di fallimento, ingiunzioni dei creditori non pagati, giocatori senza stipendio. Il Pro Piacenza ha perso le ultime tre partite a tavolino e, come previsto da regolamento, alla quarta sarebbe scattata l’esclusione dal campionato. Per evitare ciò, la società si è resa protagonista di questa umiliante vicenda per il calcio italiano, per la città ma soprattutto per i tifosi che ogni anno, ogni domenica, fanno sacrifici per essere al fianco della squadra.

Un risultato che poteva essere ancor più mortificante considerando che a fine primo tempo la gara si era conclusa sul 16-0. È evidente che gli avversari si sono fermati per non infierire su dei ragazzini senza responsabilità in tutta questa storia.

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Foto: Sky Sport

Il tutto a qualche giorno di distanza dall’esclusione del Matera dal girone C.

Una situazione che dovrebbe smuovere i vertici del calcio italiano. È inammissibile che ogni anno si verifichino situazioni del genere, con società che durante la stagione falliscono falsando l’intero campionato e mettendo in ridicolo l’intero sistema.

Forse è arrivato il momento di modificare la riforma dei campionati e di aumentare i controlli su chi acquista o entra nell’azionariato di un club. È ancora fresca, infatti, nella memoria degli appassionati di questo sport, quanto successo a Palermo, con il club venduto a dei fantomatici acquirenti inglesi (Sport Capital group) e ceduto nuovamente, dopo qualche giorno, a Daniela De Angeli, storica amministratrice di Maurizio Zamparini, che dovrà curare la fase di transizione verso un nuovo proprietario.

Lo scorso anno a fallire, in serie B, sono stati tre club storici come Bari, Cesena e Avellino.

Cuneo-Pro Piacenza 20-0: le parole di Gravina, Ghirelli e Tommasi

Sulla faccenda sono intervenuti alcuni dei protagonisti del nostro calcio.

Gabriele Gravina, Presidente della FIGC: “Quanto accaduto in Cuneo-Pro Piacenza è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti. In questa situazione surreale la Figc aveva il dovere di far rispettare tutte le regole e ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l’ultima farsa”.

Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, ha commentato così a Sky Sport 24: “Si tratta di una pagina nera del calcio, che purtroppo ci portiamo dietro da tempo. Chiediamo scusa a tutti, in particolare ai tifosi. Noi dobbiamo attenerci al regolamento, ma oggi sono state violate le norme della lealtà sportiva in modo inverecondo. Si è superato il limite”. Ha poi proseguito soffermandosi su un aspetto molto importante: “Il calcio ha dei problemi ma anche i genitori hanno le loro colpe. Perché sottoporre i propri figli a un’onta simile? Si poteva evitare una tale vergogna a questi ragazzini. Da genitore mi dispiace molto di questo”. Si aspetta la decisione del giudice sportivo: “Possiamo solo aspettare lunedì la decisione del giudice, siamo convinti che farà le giuste valutazioni – conclude Ghirelli -. Certo, se queste squadre non si fossero fatte iscrivere ad agosto, tutto ciò non sarebbe successo”.

Via Twitter è arrivato anche il duro attacco di Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, con un destinatario ben preciso: Claudio Lotito, Presidente di Lazio e Salernitana e importante protagonista nell’acquisizione del Pro Piacenza da parte dell’imprenditore Maurizio Pannella, proprietario della Sèleco, azienda di elettrodomestici, main sponsor proprio di Lazio e Salernitana.