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Surf Ranch: lontano dall’oceano onde artificiali perfette tutto l’anno

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L’aumento del numero di praticanti, gli spot sempre più affollati ma, soprattutto, quella “dipendenza” dalla marea e dalle condizioni meteorologiche, hanno portato all’idea di poter creare un sistema che generasse onde artificiali, da poter surfare ogni giorno. Ultimo dato, ma non per importanza, il fatto che questa disciplina è entrata di diritto tra gli sport olimpici, a partire dal 2020, quando appunto, le Olimpiadi faranno tappa a Tokyo.

A 280 chilometri dall’oceano Pacifico, in California, tra Los Angeles e San Francisco, si possono trovare onde perfette ogni giorno, in una enorme piscina all’interno di un ranch: è il “Surf Ranch”. Ideato dal miglior surfista al mondo di tutti i tempi, lo statunitense Kelly Slater, undici volte campione del mondo e ancora attivo nel mondo del professionismo, a ben 46 anni, il Surf Ranch è il paradiso delle onde. Costruito nei pressi della piccola cittadina di Lemoore, è stato inaugurato nel 2017, e subito dopo è diventato tappa ufficiale della World Surf League, la più grande competizione internazionale di surf.

Lo studio che ha portato alla creazione di questo perfetto sistema di allenamento (e divertimento) è iniziato oltre dieci anni fa. Nel 2006, precisamente, quando Kelly Slater si è avvicinato per la prima volta ad Adam Fincham, uno specialista di meccanica fluida all’Università della California meridionale.

surf ranch Sportstar Magazine 1La squadra del “professore”, dopo anni di approfondimenti, ha trasferito i suoi risultati in quello spazio occupato da una piscina rettangolare, in California, che inizialmente era un lago artificiale di sci nautico. Un lago lungo ben 700 metri, al centro del quale oggi si muove, su un enorme binario, un sistema in grado di trascinare una lama metallica sagomata con cura, chiamata hydrofoil, che genera “l’onda perfetta”. Una ogni 180 secondi, in modo tale da dare la possibilità all’acqua di tornare piatta, tra un’onda e l’altra, e consentire che quella seguente possa essere totalmente “glassy”, liscia, “di vetro”, come si dice nel gergo dei surfisti.

Il Surf Ranch non è però l’unica struttura al mondo in grado di generare onde artificiali. Ci sono altre due strutture aperte al pubblico. Una nella regione di Snowdonia, a Nord del Galles, l’altra ad Austin, in Texas. Utilizzando la tecnologia WaveGarden, nei prossimi anni sono previste altre aperture da Miami a Londra, passando per New York e Madrid, fino ad arrivare a Santiago e Marrakesh.

Un modo per rendere fruibile a chiunque uno degli sport che, ad oggi, chiama a sé sempre più gente. Senza dover aspettare le condizioni migliori, cercando quel “Mercoledì da Leoni” che molti surfisti ancora attendono.