Non ce l’ha fatta Sara Anzanello a vincere la sua gara più importante e a sconfiggere quel male che la colpì nel 2013. In quell’anno, la giocatrice di Ponte di Piave, fu colpita da una gravissima forma di epatite contratta in Azerbaigian, mentre giocava nelle fila dell’Azərreyl Voleybol Klubu, che l’aveva portata a subire un trapianto di fegato. Da combattente qual era aveva affrontato la dura riabilitazione ed era perfino tornata a giocare, ma negli ultimi mesi le era stato diagnosticato un tumore. Ci lascia all’età di 38 anni.
La carriera di Sara Anzanello
Centrale di notevole talento, ha avuto una grandissima carriera sia a livello di club sia in nazionale. Dopo l’esperienza in A2 con il Volley Latisana, Sara Anzanello si trasferisce all’AGIL Trecate, divenuta in seguito Asystel Volley, dove resterà per 10 anni vincendo numerosi titoli: due Coppe Italia, due Coppe CEV e una Top Teams Cup, sfiorando per diverse volte la vittoria dello scudetto. Nel 2009/10 si trasferisce a Villa Cortese dove vince due Coppa Italia e arriva in finale scudetto per due anni consecutivi, perdendole entrambe contro la Robursport Volley Pesaro e la Volley Bergamo. Nella stagione 2011-12, prima di ammalarsi, viene ingaggiata dall’Azərreyl Voleybol Klubu. L’ultima esperienza sul campo risale alla stagione 2015-2016 in B1 con l’AGIL Volley Novara dove, a fine campionato, annuncia il ritiro.
Con la nazionale italiana vanta 278 presenze e tanti trofei: un campionato europeo Under-19 (1998), l’oro ai Mondiali del 2002, due coppe del Mondo (2007, 2011), due medaglie d’argento al World Grand Prix (2004, 2005), un argento agli Europei (2005), due Bronzi al World Grand Prix (2006, 2008) e il riconoscimento personale come “Miglior Muro” al World Grand Prix (2006).
Nel weekend verrà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi del volley e in tutte le categorie.
Foto: Federvolley
