Quando vinci un’oro in una competizione mondiale, entri di diritto tra le stelle. Lei è Sara Anzanello, di San Donà di Piave, una vita dedicata alla pallavolo, perchè quando sposi uno sport, è come un matrimonio per l’eternità, ti entra nel sangue, fa parte di te.
Sara inizia a giocare nelle giovanili del Volley Salgareda. Il suo esordio in serie A2 si ha nella stagione 1995-96 con il Volley Latisana. Qui Sara continua il suo percorso per per tre stagioni, in A2 e in B1.
Medaglia d’oro nel ’98 con la maglia della nazionale under 19, Sara fa già vedere quanto vale come centrale, quanto è impenetrabile il suo muro.
278 le presenze in nazionale e nel 2002 un oro ai mondiali, cui fanno seguito altri prestigiosi riconoscimenti: 2 Coppe del Mondo (2007, 2011), 2 Argenti al World Grand Prix (2004, 2005), 1 Argento agli Europei (2005), 2 Bronzi al World Grand Prix (2006, 2008) e come premio personale, il “Miglior Muro” al World Grand Prix nel 2006.
Nel 1999 e 2000 viene ingaggiata dall’AGIL Trecate, che diventa la sua casa per per dieci anni, arrivando in A1 nel 2001 e vincendo due Coppe Italia, due Coppe CEV, una Top Teams Cup e sfiorando più volte lo scudetto.
È lei la miglior giocatrice a muro nel 2009, quando con la maglia del Villa Cortese disputa un ottimo campionato e si aggiudica una Coppa Italia, anche per l’anno successivo.
Una carriera in salita, con un successo dopo l’altro: due finali per lo scudetto, una nuova Coppa del Mondo nel 2011. Poi, l’ingaggio con l’Azərreyl Voleybol Klubu, col quale gioca fino al 14 marzo 2013, quando viene ricoverata per essere sottoposta con urgenza ad un trapianto di fegato. Ma la pallavolo e l’amore per lo sport è più forte di tutto e la grande Sara Anzanello torna nel 2014 a dare il suo contributo come supporto team manager per il Club Italia, in Serie A2. L’anno successivo calca di nuovo il campo, con l’AGIL Volley di Novara, giocando come opposto.
Oggi il mondo della pallavolo perde una grande giocatrice, una sportiva impeccabile, una donna coraggiosa e imbattibile, un muro difficile da superare. Oggi il mondo della grande pallavolo ha una nuova bellissima stella nel suo firmamento. A noi piace ricordarla così, con le braccia spalancate in segno di vittoria e un sorriso d’oro come i premi conquistati sul campo con la determinazione di una tigre.
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